“Nessuna isola erge sull’orizzonte della nostra civiltà
una fronte più radiosa della Sicilia.
Essa punta verso tre continenti e ne sintetizza le caratteristiche.
Tre volte, nel corso dei secoli, fu il più fulgido centro del mondo mediterraneo”.
Roger Peyrefitte, Du Vesuve à l’Etna. 1955
L’Italia è attualmente la nazione che detiene il maggior numero di Siti UNESCO iscritti nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Dei 44 siti italiani presenti, 6 si trovano in Sicilia a testimonianza della significativa valenza del patrimonio storico-artistico e naturalistico della regione. La storia di questa regione parte dalla preistoria, passando per Greci, Romani, Bizantini, Arabi e Normanni.
Chiedi ad un italiano quali sono le “migliori” regioni per le specialità locali e dirà che il miglior cibo in Italia arriva dalla propria città o, più specificamente, dalla cucina della propria madre. Piuttosto vero: in Italia c’è ottimo cibo quasi dappertutto. Ma se si intervistasse tutto il paese chiedendo di rispondere all’onesta domanda “Quale regione, al di fuori della tua vanta la migliore cucina?” allora la Sicilia sarebbe la risposta della stragrande maggioranza. E per una buona ragione. Nel corso dei secoli, la cucina siciliana ha adottato le migliori tradizioni alimentari da ogni altra cultura che ha invaso le sue coste e conquistato la sua gente. Poi, una volta andati via o cacciati gli occupanti, il cibo è rimasto.
La Sicilia vanta un patrimonio storico e letterario che si intreccia indissolubilmente con la cultura gastronomica. Come possiamo dimenticare il banchetto de “Il Gattopardo” o, ancora, la “Pasta alla Norma”, dedicata all’opera di Vincenzo Bellini?
A questo patrimonio Italy by Love dedica le sue collezioni.
Nascono così, per esempio, le due diverse ricette di Caponata Siciliana “Orlando” e “Rinaldo”, protagonisti dell’ Orlando Furioso di Ludovico Ariosto e del teatro marionettistico tradizionale siciliano dell’Opera dei Pupi o, ancora, i dolci dedicati ai personaggi de “Il Gattopardo”, come la pasta di mandorle “Tancredi” o il croccante di pistacchio “Angelica”.*
*Nel 2008 l’UNESCO ha iscritto l’Opera dei Pupi Siciliani tra i Patrimoni Orali ed Immateriali dell’Umanità. E’ stato il primo Patrimonio italiano ad essere inserito in tale lista.